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1699-1767, architetto di Carlo Emanuele III
BKLB01130
Nuovo
Benedetto Alfieri
1699-1767, architetto di Carlo Emanuele III
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Editore | Campisano Editore |
Anno di pubblicazione | 2012 |
Pagine | 460 |
Lingua | Italiano |
ISBN | 9788888168913 |
Il conte astigiano Benedetto Alfieri (1699-1767) fu primo architetto del Re di Sardegna Carlo Emanuele III dal 1739 alla morte. Egli raccolse, quindi, la complessa eredità del suo predecessore Filippo Juvarra, ponendosi come la mente salda, robusta, capace di tenere le redini di ciò che era stato iniziato dal grande messinese, ma insieme di adeguarlo alle nuove esigenze del gusto e del potere, unendo monumentalità e dettaglio, semplicità e raffinatezza. Come architetto di corte, Alfieri intervenne dalla decorazione degli interni alla progettazione architettonica e urbanistica della capitale. L'eclettismo dimostrato in tale variegata attività fu espressione d'una seria maturità, capacità di trovare soluzioni corrette a problemi diversi con formule diferenti. I risultati raggiunti lo posero al centro di ricche e feconde relazioni internazionali, conferendo alla sua opera un ampio riconoscimento europeo. Tra le testimonienze più rilevanti della sua opera sono il Tatro Regio di Torino, che attrasse l'attenzione di tutta Europa e cui fu dedicato ampio spazio nelle tavole dell'Encyclopedie, e la Cavallerizza, ammirata per la sua grande volta. Fra le altre opere vanno ricordate almeno la facciata della Cattedrale di Ginevra, su modello del Pantheon; il completamento e la messa a regime della reggia di Venaria Reale; la chiesa dei santi Giovanni e Remigio, a Carignano; le decorazioni di interni, preziose, ma nascoste vette della sua opera. Il volume - nuovo frutto della collaborazione fra il Centro Studi della Reggia di Venaria, la Biblioteca Hertziana e il Politecnico di Torino - sistematizza gli studi condotti e fornisce nuove letture sdella sua figura e della sua opera di architetto in un contesto che vede operanti e intrecciate la tradizione tardobarocca e rococò e la rinnovata attenzione al linguaggio classico.
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